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  • Stadio Luigi Ferraris:|Tackle di Genoa e Samp

    Stadio Luigi Ferraris:|Tackle di Genoa e Samp

     

    Un’ordinanza da segno “triplo”, come se fosse una schedina, quella del Tar della Liguria sul bando di gara relativo all’affidamento in concessione dello stadio Luigi Ferraris. La sostanza: a sorpresa ricorrono Genoa e Sampdoria. Per loro la decisione del Tar dovrebbe indurre la società Sportingenova, proprietaria dello stadio, a soprassedere rispetto al bando, a fronte del rischio di annullamento il prossimo luglio quando ci sarà la discussione di merito. Per Sportingenova, non cambia nulla: si va comunque avanti perché l’ordinanza del Tar non contiene una “sospensiva secca” dell’efficacia della gara stessa.
    Calcisticamente parlando: appunto una bella mischia a centrocampo. Cosa è successo e cosa significa la sentenza?
    Genoa e Sampdoria fanno un doppio ricorso parallelo. Ciascuna per sé, con lo stesso obiettivo. Inficiare i contenuti e le procedure oppure farle sospendere. I giudici riconoscono la sussistenza del cosiddetto “fumus boni juris”, sui punti contestati del bando e del “pregiudizio paventato” dalle due società anche se lo stato della procedura del bando (aperto, scade il 17 maggio) non evidenzia «i termini di estrema gravità ed urgenza». In sostanza il Tar riconosce la presenza di «un buon diritto» delle società ricorrenti che potrebbe essere leso dalla gara di assegnazione per la gestione. Di norma regge le cosiddette “ordinanze sospensive” che bloccano un concorso o una gara di appalto sino alla decisione di merito.
    Il Tar ligure recepisce due punti del ricorso: la valutazione dei requisiti per i partecipanti al bando e l’attribuzione dei vari punteggi per la classifica di aggiudicazione. Nel caso specifico il Tar Ligure sceglie una strada alternativa alla sospensione. Confermando una prassi consolidatasi nel 2011 a fronte delle nuove norme che vede i giudici liguri concedere le sospensive per situazioni gravissime. Con fissazione del giudizio di merito entro l’anno. In caso diverso, “no” alla sospensiva secca e fissazione della discussione di merito in tempi brevi. In questo caso al 26 luglio prossimo. Però con la specifica che il “buon diritto” dei ricorrenti c’è. In altri casi c’era stata la bocciatura secca della richiesta di sospensiva, senza ricorrere a questa formula.
     

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