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    Sassuolomania: sembrava Europa League

    Sassuolomania: sembrava Europa League

    Io mi ero messo le mani nei capelli e guardavo a bocca aperta, non so voi. I primi cinque minuti della Fiorentina di ieri sera li ho vissuti così. Tutti  i timori, tutte le preoccupazioni del prepartita erano lì davanti al pubblico impietrito del Mapei. I movimenti di Ilicic e Valero non si sapeva davvero come ostacolarli. E' stato il pressing, poi, a mandare in confusione il Sassuolo a inizio gara. Senza palla, si sbagliavano le uscite, con la palla, non si facevano tre passaggi. Quando ti vedi arrivare ai duemila una squadra organizzata, fai fatica a fare il tuo solito giro palla, a rimanere lucido, e così perdi il pallone svirgolando, incespicando o più semplicemente non trovi più le linee di passaggio. E' stata un'aggressione premeditata, atta a intimorire gli avversari. Ed è riuscita, ma fino a un certo punto.

    Fino al gol di Borja Valero e poco oltre, visto che dopo un inizio da panico il Sassuolo è cresciuto e ha cominciato a macinare gioco, adattandosi a un ritmo diverso, europeo, se permettete. Risultato? Ha capito che poteva permetterselo, che poteva reggere e che poteva addirittura alzare il proprio baricentro. Poche squadre hanno sfidato la Fiorentina come ha fatto il Sassuolo ieri sera, specialmente nella ripresa.

    Certo, i viola saranno calati nel corso della gara, è naturale, non avranno saputo mantenere la stessa pressione efficace per tutti i 90', tuttavia la sensazione più forte che ho avuto è stata questa: un Sassuolo che, rientrato dagli spogliatoi, accetta la provocazione stimolante di Di Francesco e va ad aggredire più alto, più deciso, con più adrenalina in corpo.

    Non a caso nel primo quarto d'ora del secondo tempo i neroverdi dominano addirittura nel possesso palla, schiacciando i viola con un parziale di 5'35'' vs 2'57'', e costringendoli spesso all'errore. A fine gara il totale  di palloni persi per la Fiorentina sarà 30, per il Sassuolo  solo 15, la metà. Qualcuno potrebbe dirmi a questo punto, basandosi su un pregiudizio fondatissimo o su quanto avevo scritto ieri: "ma la Fiore avrà fatto molto più possesso!". Allora andremmo a vedere insieme per controllare.. Cinquanta e cinquanta! Capito il Sassuolo? Se poi Floccari sull'ennesimo cross di Vrsaljko avesse segnato la doppietta e non si fosse incartato in uno stop di troppo, saremmo qui a dondolarci sulla Juve, a quota 25. A proposito, anche la differenza dei cross è notevole: 13 per il Sassuolo, 7 per la Fiorentina, quasi la metà. Bravo Vrsaljko.

    Per finire una considerazione sulle scelte del mister, inaspettate solo per chi non lo conosce ancora bene. Laribi, Sansone, Floccari, Defrel. Nell'allenamento di giovedì scorso, mentre la Fiorentina si preparava per la partita di Basilea, Eusebio Di Francesco provava Laribi mezzala al posto di Duncan, Defrel al posto di Berardi, Floccari punta e confermava Sansone. Di quest'ultimo che dire? Se sta bene, gioca lui, mi sembra ormai chiaro. Il talento indiscusso di Floro Flores è l'altra faccia della medaglia di una certa indolenza latente che al mister non piace. Defrel è mancino e tecnico e quando ti punta può far male. Preferire lui a Politano significava dargli fiducia e metterlo alla prova, calandolo nel ruolo di Berardi, un ruolo che un giorno, forse, rimarrà vacante. Questa volta sospendo il giudizio sulla sua prestazione, comunque positiva. Floccari e non Falcinelli, perché? Perché avrebbe fatto gol. A parte gli scherzi, Sergio ha più esperienza, è più tecnico.

    La scelta certamente più inaspettata, ma ripeto, inaspetta poi per alcuni, è stata Laribi. Seconda partita da titolare per lui, dopo quella col Milan. Gioca poco, ma è anche vero che viene messo in campo sempre in occasioni importanti. Questo significa comunque grande fiducia nei suoi mezzi da parte dell'allenatore. Avete visto come interpreta il ruolo di mezzala, no? Va meno al cross di Duncan, recupera meno palloni di Biondini, però non butta  mai via una palla. Predilige il fraseggio corto rasoterra e tende ad inserirsi al centro tra le linee, dietro i centrocampisti avversari. Tant'è che è arrivato al tiro due volte da posizione centrale, al limite dell'area, e ha sfoderato un assist pregevole per Floccari intorno al 35'. Di Francesco, che voleva alzare il tasso tecnico del suo centrocampo per non lasciare il possesso palla completamente ai viola (cosa che infatti gli è riuscita, complimenti a lui), ha inserito Laribi, un giocatore che, lo ricordo sempre, l'anno scorso col Bologna fece 8 gol. Quando a fine gara gli ho chiesto di sfuggita una breve valutazione sul giocatore, il mister ha risposto: "Sono contento di Laribi, anche se è un po' calato nel finale. Si è creato pure due occasione per calciare in porta". In effetti nel Ranking giocatori il suo nome compare almeno tre volte (1 tiro in porta, 1 tiro fuori, 1 assist). Una sola palla persa, due recuperi. Io dico Laribi promosso, mentre applaudo Di Francesco.            

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