In casa Juventus continua a far capolino - sontuosa - l’ombra di un talento di livello assoluto quale Arjen Robben. Un sogno, una speranza alimentata dai desideri dei vertici juventini, appena insediatisi. Andrea Agnelli in persona brama dalla voglia di allestire una grande Juventus in grado di tornare padrona a livello internazionale, ricca di campioni tali da accendere l’entusiasmo della piazza. Robben - concentrato di velocità e tattica - rientra senza dubbio nell’elite e potrebbe davvero esaltarsi (ed esaltare) nel 4- 4- 2 tendente al 4- 2- 4 di Del Neri.
LA CHIAVE - Chiaramente, a fronte di mille uno pro (tra cui l’età di Robben: classe 1983) fanno da contraltare alcuni contro. Prevalentemente di stampo ambizioso/economico. La valutazione di Robben non è di certo inferiore ai 30 milioni di euro, ma questo potrebbe essere “il meno” visto che il budget a disposizione per la campagna di rafforzamento è corposo almeno quanto la voglia di spenderlo. Il “più” è invece rappresentato dal fatto che il Bayern Monaco - potenzialmente prossimo campione d’Europa, Inter permettendo - è società economicamente molto solida e non smania dalla voglia di privarsi dei propri pezzi pregiati. Altro dettaglio tutt’altro che marginale, ma non insormontabile, è legato al fatto che accettando la Juventus Robben dovrebbe rinunciare alla possibilità di giocare in Chempions League il prosismo anno: la bontà del nuovo progetto- uve, la curiosità di mettersi alla prova in serie A e una lauta ( tendete all’irrinunciabile) proposta contrattuale potrebbero risultare convincenti quanto basta. Giusto crederci, dunque, e giusto provarci fino all’ultimo.
La Juve si è attivata.