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  • Nordsjaelland:| Benvenuti al Nord con Laudrup jr

    Nordsjaelland:| Benvenuti al Nord con Laudrup jr

    Viaggio nel Nordsjaelland: soprannominati 'tigri', in Coppa emigrano a Copenaghen.
    Benvenuti al Nord. Con Laudrup jr.
    Andreas Laudrup nacque un anno e mezzo dopo l'ultima partita con la maglia della Juve di suo padre Michael. I ricordi, quindi, sono affidati ai racconti di papà: «Mi ha detto che la Juve è un grande club e che quello in bianconero per lui è stato un bel periodo. Però non abbiamo parlato di questa partita» spiega Andreas, che festeggerà il compleanno numero 22 il 10 novembre. Laudrup junior gioca nel Nordsjaelland dai tempi del settore giovanile: con la squadra Primavera l'anno scorso ha sfidato la Juve sia al Viareggio (sconfitta per 6-1, ma dopo un viaggio massacrante) sia al Torneo di Arco (sconfitta per 3-1). Andreas è un esterno sinistro, che può giocare anche dall'altra parte e che spera di ripercorrere le orme paterne non solo dal punto di vista tattico: «Il mio sogno è arrivare un giorno in Serie A, ma devo ancora migliorare molto. Intanto mi concentro sulla sfida con la Juve, che per il nostro club è davvero un appuntamento storico: i bianconeri sono fortissimi, il centrocampo è eccezionale e il mio giocatore preferito è Pirlo». Papà Michael guarderà la partita dal Galles (allena lo Swansea, che gioca in Premier League) sperando di festeggiare un gol del figlio, che dovrebbe andare in panchina e che ha segnato in campionato venerdì contro il Silkeborg.

    La squadra - Il Nordsjaelland gioca le gare casalinghe di campionato nella sua sede di Farum, mentre in Champions chiede ospitalità al Copenaghen utilizzando il Parken Stadium. Fondato nel 1991, il Nordsjaelland ha vinto un campionato e due coppe di Danimarca. In questa stagione è terzo in classifica, staccato di sette punti dal Copenaghen. L'allenatore Kasper Hjulmand fa praticare alla sua squadra un calcio moderno e propositivo: la cifra della manovra e dell'impianto di gioco è sicuramente superiore alla somma dei valori individuali. L'organizzazione è ottima, il 4-2-3-1 è elastico, il campo viene coperto bene e il possesso palla è una delle prerogative. I problemi sono l'ingenuità e i limiti tecnici, decisivi nel dare proporzioni importanti al successo del Chelsea in terra danese. Prima di subire tre gol negli ultimi undici minuti il Nordsjaelland andò più volte vicino al pareggio.

    Concretezza - E infatti Hjulmand garantisce che le Tigri (il soprannome del club) non cambieranno atteggiamento contro la Juve: «Quella di Conte è la squadra più organizzata del mondo: Pirlo è la stella, ma il segreto è il collettivo. Il nostro punto di partenza sarà la prestazione offerta contro il Chelsea: la Juve concede meno degli inglesi e dello Shakhtar, ma riusciremo a creare qualche occasione». Nicolai Stockholm, capitano del Nordsjaelland e titolare della Danimarca battuta dall'Italia la settimana scorsa a Milano, si mostra ottimista: «Lo stadio sarà esaurito (38.000 spettatori, ndr), speriamo di ripetere la prova contro il Chelsea che fu negativa solo per il risultato. Dobbiamo soltanto imparare a essere concreti». E pensare che molte volte in passato fu detta la stessa cosa a Michael Laudrup.
     


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