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  • Hellasmania: parola al derby, nulla di banale

    Hellasmania: parola al derby, nulla di banale

    • Adriano Ancona
    Depuriamolo dai veleni, questo derby. Speciale sì, perché il nostro campionato
    sta imparando a conoscere la rivalità – sottile fino a un certo punto – tra
    Verona e Chievo. Se proprio doveva avere una collocazione speciale, la
    stracittadina del Bentegodi, ecco un contesto di calma apparente in cui
    l'obiettivo salvezza potrà benissimo starsene fuori. Obiettivo raggiunto da
    entrambe, peraltro, nello stesso momento dieci giorni fa. Come non prenderla
    sul serio, la partita di domani?

    C'è anche il miglior arbitro del momento, al Bentegodi. Sperando che Rizzoli
    stia lontano dalle polemiche, quelle che all'andata accompagnarono il gol-
    vittoria di Paloschi. Il Verona mutilato dalle squalifiche lascia a Toni il
    compito di gonfiare la classifica marcatori. Un traguardo c'è, eccome, in
    questo finale di stagione. Non è vero che i gialloblu si trascinano verso la
    fine senza insaporire i contenuti delle ultime partite. Toni leader dei bomber
    in serie A? Sarebbe una bella ciliegina, in occasione del trentennale dello
    scudetto.

    Già, è quello che si celebrerà anche domani allo stadio. Con una coreografia
    semplice ma di grande richiamo alla passione mai scolorita del popolo del
    Verona. Che ha una sorta di debito, nei confronti di quella tifoseria
    ultimamente tenuta a debita distanza dal calcio di livello. Chiudere davanti al
    Chievo è un altro di quei tarli che possiamo trovare nelle ultime quattro
    giornate. In pochi lo ammettono, da una parte e dall'altra. Meglio di qualsiasi
    tentativo di minimizzare, sarebbe portarsi via i tre punti domani.
     

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