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  • Buon compleanno Evra, l'uomo che ha eliminato il Real Madrid nell'intervallo

    Buon compleanno Evra, l'uomo che ha eliminato il Real Madrid nell'intervallo

    Ci sono leader come Buffon, che urlano, si agitano e, a fine partita, scoppiano in un urlo di gioia lungo dodici anni. E poi ci sono leader come Patrice Evra, silenziosi, calmi e discreti, ma non per questo meno importanti. Anzi.

    RISCATTO BIANCONERO - Oggi il terzino francese compie 34 anni, ed è una pedina fondamentale della Juventus. All'inizio della stagione, però, in tanti davano l'ex Manchester United per finito, fisicamente distrutto dalle tante corse su e giù per le fasce dei campi inglesi e di tutta l'Europa. "Evra e Cole sono due bolliti" era uno dei commenti più diffusi, di chi vedeva nei terzini arrivati dalla Premier League due storie uguali. Per Cole, l'avventura italiana è continuata come era iniziata, per Evra no

    SCOSSA REAL(E) - Il 6 giugno giocherà la quinta finale di Champions League della sua carriera, con tre squadre diverse: la prima con il Monaco, nel 2004 contro il Porto di Mourinho, poi le tre (di cui, però, una sola vinta) con lo United e con Tevez come compagno di squadra. Ora quella con la Juve, raggiunta dopo due grandi semifinali giocate contro il Real Madrid, in cui ha annullato mister 100 milioni, Gareth Bale. La giocata più importante, però, Evra non l'ha fatta sul campo, ma nello spogliatoio del Bernabeu. Tra il primo e il secondo tempo della sfida di mercoledì, ha preso per mano i compagni, delusi e amareggiati per l'1 a 0 di Cristiano Ronaldo e per una prestazione tutt'altro che positiva: "Non vi preoccupate, stiamo tranquilli e continuiamo a fare la nostra partita. Fisicamente siamo messi meglio di loro, un gol lo facciamo".

    DOPPIA VENDETTA - E un gol la Juventus lo ha fatto. A segnarlo, Alvaro Morata, che ha punito la sua ex squadra e regalato a tutti i tifosi bianconeri la finale di Berlino, contro il Barcellona. Una partita speciale per Patrice, che contro i blaugrana ha perso le due finali giocate con i Red Devils, e quindi avrà voglia di rifarsi. Un desiderio reso ancora più forte dalla presenza nella squadra spagnola di Luis Suarez. Ai tempi in cui il Pistolero giocava nel Liverpool, rivolse degli insulti razzisti a Evra. L'uruguaiano fu punito con 8 giornate di squalifica e nella sfida successiva tra Reds e United decise di non stringere la mano al terzino. "Per me non ci sono problemi, - ha dichiarato il numero 33 bianconero - sono orgoglioso di quello che sono e del colore della mia pelle. Cercherò solo di limitarlo in campo".

    Non c'è tempo per pensare a queste cose. Evra oggi festeggia, ma da domani si metterà al lavoro. Vuole farsi un regalo: una coppa con due grandi orecchie. E per prenderla, dovrà andare a Berlino.

    Marco Demicheli
    @marcodemi90

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