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  • Romamania:| Totti, una leggenda
Romamania:| Totti, una leggenda

Romamania:| Totti, una leggenda

Totti è un treno in corsa. 'Next Stop Piola', recita uno striscione. Il capitano non ha alcuna intenzione di fermarsi e lavora per essere al top fino ai 40 anni. Se riuscirà a tenere questa media realizzativa potrà ambire a superare l'attuale cannoniere 'all time' nel 2016. Si chiama Piola, ha giocato pure nella Lazio. Un motivo in più. Si sa, contro la natura soccombe pure la matematica, ma il porsi un obiettivo aiuta. Il primo passo è il rinnovo di contratto. Totti vorrebbe firmare fino al 2015 prima di iniziare la prossima stagione, per giocare con tutta tranquillità senza pressioni esterne. Come domenica.

Il gol su rigore sotto la Sud racchiude una poesia. Il marchio di fabbrica davanti ai propri tifosi. Lui osserva orgoglioso quegli spalti frequentati da bambino. L'idea di diventare un giocatore della Roma maturata il 30 maggio 1984. Quella sera la Roma è sconfitta in Coppa dei Campioni ai rigori del Liverpool: 'Voglio diventare il rigorista più forte della storia della Roma', più di Pruzzo, più di Agostino, è il suo primo pensiero in quella drammatica notte. 

Un obiettivo poi raggiunto. I sogni esistono per essere realizzati. Nei novanta minuti contro il Genoa è racchiusa in sintesi tutta la sua vita da calciatore. Dopo il gol, i due assist. Il primo a Romagnoli, romano come lui, la promessa per il futuro. Il secondo a Perrotta, con il quale ha condiviso tante gioie durante l'era Spalletti. Il finale di partita giocato da centravanti, a ricordare un'altra tappa fondamentale della propria carriera. 

Adesso sopra è rimasto soltanto Piola, -49. I sogni, dicevamo, esistono per essere realizzati. Le frasi  'Voglio diventare il rigorista più forte della Roma'' e 'Prendo Piola e smetto' hanno la stessa matrice. Per i comuni mortali si chiamano appunto sogni, per i fuoriclasse 'obiettivi possibili da raggiungere'. Basta avere pazienza e dimostrare alla società che senza di te non è la stessa cosa. Perché tu sei Totti. Perché tu sei un treno in corsa, inarrestabile. Perché tu, Francesco, sei una leggenda. Vivente.

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