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Napolimania: Benitez 'scappa' dalle figuracce

Napolimania: Benitez 'scappa' dalle figuracce

afa Benitez è stato accontentato. Voleva salutare i tifosi del Napoli come meritavano. Mantenendo la promessa fatta a più riprese. "Parlerò col presidente e insieme decideremo cosa fare". Benitez, in buona sostanza, non voleva fare come Mazzarri. Mesi di sceneggiate e addirittura l’ipotesi di anno sabbatico, poi smentita da solo firmando cinque giorni dopo con l’Inter. E ai sostenitori azzurri neanche un saluto degno di questo nome ma solo quattro parole sbrigative nel dopo partita. Benitez, che ha dietro di sé un ufficio stampa che lo segue nelle strategie comunicative, di certo non poteva la stessa brutta figura.

Ma le premesse c’erano: anche lui come il buon Walter ha tergiversato a più non posso, arrivando perfino a lasciar pensare a qualche scusa. Il famoso "business plan", di fatto, è un concetto di cui non si è più parlato. E il tema non è stato toccato neanche nella conferenza stampa di giovedì a Castelvolturno. Anzi, quando un giornalista l’ha citata, De Laurentiis ha avuto uno scatto di fastidio, agitando la mano e mormorando («Ma che c’entra sto business plan»). Insomma, una situazione che Benitez ha raddrizzato proprio all’ultima curva. Ha chiesto a De Laurentiis di sedersi di fianco a lui per dare continuità alle tante parole spese negli ultimi mesi. Insieme per annunciare l’addio giunto dopo la scadenza naturale del contratto biennale firmato esattamente due anni fa. Dal "Chiamatemi Rafé" al ben più mesto "Il mio ciclo è finito", così Benitez ha salutato Napoli. Il suo bilancio è positivo: ha citato i risultati raggiunti, in particolare i due trofei, ma anche le due semifinali di questa stagione e altri record sicuramente velleitari ma allo stesso tempo significativi, come il record di gol e quello di punti della passata stagione. E adesso, però, si fa sul serio: con la Lazio sarà l’ultima partita. In tanti sensi: epilogo del campionato ed anche della storia di Benitez a Napoli. Nessuno giovedì ha osato parlare di fallimento, ed è giusto così.

Battendo i biancocelesti gli azzurri agguanterebbero il terzo posto (per via degli scontri diretti a favore) e andrebbero a giocarsi il play off di Champions League ad agosto. Un’occasione d’oro, che darebbe la speranza al Napoli di entrare nella fase a gironi e portarsi a casa circa 50 milioni di euro che cambierebbero le carte in tavola sul piano economico. La possibilità di raddrizzare il bilancio (20 milioni di passivo) e di rilanciarsi sul mercato e soprattutto per rifondare il settore giovanile. Soldi praticamente indispensabili, che Benitez dovrà virtualmente "regalare" a De Laurentiis per non andare via e lasciare le macerie. Col quarto posto e la qualificazione in Europa resterebbero quelle. Forse chissà, qualche maligno ha pensato che Benitez ha voluto congedarsi prima della partita per poter comunque parlare di un bilancio positivo al netto di quello che sarà uno spareggio vero e proprio.

L’addio col terzo posto sarà più bello. E magari questo bilancio (che sarebbe finalmente definitivo) non sarebbe così negativo. Due terzi posti e due trofei, lasciando al suo successore il compito di riuscire dove Rafa ha fallito, vale a dire vincere i play off Champions. Ad oggi i tifosi non sembrano strapparsi i capelli, ma una vittoria domenica al San Paolo potrebbe restituire entusiasmo e magari anche qualche rammarico. Perché Benitez lascerà l’azzurro per andare ad allenare il Real Madrid. E non è mica poco.

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