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  • Juvemania: nè Juve, nè Toro, ora basta!

    Juvemania: nè Juve, nè Toro, ora basta!

    BASTA!!!!!!! Un pomeriggio di follia. Un pomeriggio disgustoso. Prima i sassi contro il torpedone della Juventus. Poi la bomba carta lanciata da un delinquente dal settore della Juve verso quello del Torino: nove feriti. 

    E prima le iperboli di illustri colleghi che invecchiando non sono diventati saggi. La replica risentita (a dir poco) di Marotta.
     
    Non dirò “peccato“. Peccato che questi episodi facciano passare in secondo piano la bella prova del Torino vittorioso nel derby dopo venti anni.

    Dico basta. Cosa ci vuole ancora per fermare (come hanno fatto in altre nazioni) il campionato? La Federazione, la Lega, il Coni, il governo, la politica: un collettivo fallimento.Siamo ancora ai daspo, ai piumini, alle reprimende. Tutta roba che contro i delinquenti non serve.

    Le istituzioni nei confronti della violenza nel calcio sono ipocrite e colpevoli. Il derby: e il resto?  E i cazzotti negli spogliatoi di Bergamo? E i tifosi condannati penalmente e “perdonati“ dal presidente dell'Atalanta? E i vandali che mafiosamente hanno devastato lo stadio di Varese? E l'aggressione degli ultras del Cagliari (smentita da giocatori forse collusi con la propria tifoseria) che ha portato alle dimissioni (chapeau) di Zeman? E i cori e gli striscioni indegni verso Pallotta colpevole di aver (giustamente e coraggiosamente) difeso la mamma del tifoso del Napoli, ucciso a Roma? Chi ha dimenticato le Istituzioni all'Olimpico di Roma che trattavano con Jenny a' Carogna?  

    Il ministero dell'interno in queste ore è pressato dal problema dei clandestini che a fiumi fuggendo da guerre e miseria, arrivano in Italia. Questo non giustifica la sua inefficienza nei confronti dei violenti nel calcio. 

    Perché il torpedone della Juventus non aveva scorta della polizia in testa e in coda? E come hanno fatto ad entrare bombe carta all'Olimpico di Torino? Risponda, il ministro Alfano. Provveda il presidente del consiglio Renzi: tocca a loro. Assieme al governo del calcio. Si muovano. Ma si muovano per davvero.  

    Diciamo le cose come stanno: certi provvedimenti avrebbero un costo elettorale. Pesante. Certi provvedimenti avrebbero un costo economico. Pesante. Certi provvedimenti avrebbero un costo mediatico. Pesante. Decidano: provvedano, non facciano solo finta di farlo.  

    Lorsignori agiscano: prima che sia tardi. Ci sono già stati troppi lutti, troppe lacrime in nome del calcio.  

    Metteteli in galera e lasciateceli. Sono teppisti, sono violenti, sono pericolosi, fanno del male alla gente: vanno puniti. 

    Non ho voglia di parlare di calcio. Non ho voglia di parlare del derby. Non non ho voglia di parlare di Champions. Ho voglia di protestare. Qualcuno mi dirà che “lo spettacolo deve continuare“. Niente affatto. A volte è indispensabile fermarsi. Io lo faccio. D'accordo con il direttore Jacobelli. 

    Nè Juve , né Torino, né altro

    E nessuna risposta ai lettori che peraltro nel 95% dei casi avevano espresso, nell'ultima puntata di Juvemania, il peggio del repertorio .  

    E' la mia protesta. Servirà a poco? Servirà a nulla? Almeno non avrò rimpianti. Almeno avrò la coscienza di aver tentato.  
     

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