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  • Focus B, Petagna: 'Mi fa male vedere così il Milan, ma Inzaghi ce la farà! Devo tanto a Zaccardo ed Allegri'

    Focus B, Petagna: 'Mi fa male vedere così il Milan, ma Inzaghi ce la farà! Devo tanto a Zaccardo ed Allegri'

    • Marco Gentile
    Andrea Petagna è un giovane attaccante di proprietà del Milan attualmente in prestito al Vicenza. Il classe '95 ha passato la prima parte di stagione tra le fila del Latina dove non è mai riuscito a trovare la via del gol. In esclusiva per Calciomercato.com, Petagna ha parlato della sua volontà di chiudere al meglio la stagione con il Vicenza, della sua voglia di tornare al Milan in futuro e del suo rapporto con Inzaghi, Seedorf e Allegri.

    Sei arrivato da poco più di due settimane al Vicenza, quali sono le tue sensazioni?
    "Sono contento, volevo questa soluzione da settembre ma il Latina non me lo permise. Sono felice perchè volevo il Vicenza e ho trovato un grande gruppo, molto coeso, con un grande allenatore. Voglio dimostrare il mio valore".

    Come mai non è andata bene la tua esperienza al Latina?
    "Secondo me non è andata nemmeno male: è vero che non ho segnato ma piano piano avevo conquistato il posto da titolare e mi ero reso utile alla causa. Il Latina era partito per fare un campionato di livello e invece avevamo accusato delle difficoltà. Certe volte Breda non mi impiegava nel mio ruolo, e negli allenamenti venivo impiegato o da esterno di centrocampo oppure terzino. Non vuole essere una polemica, ormai è acqua passata".

    Il Vicenza ora punta ai playoff?
    "Pensiamo prima di tutto a salvarci e poi vedremo dove possiamo arrivare. Sognare è sempre lecito (ride; ndr)".

    Ci fai il nome di tre giovani promettenti del Campionato di Serie B?
    "Sicuramente Parigini del Perugia, Capezzi del Varese e il mio compagno di squadra Sbrissa".

    Parliamo di Milan, tu sei di proprietà della società rossonera: cosa sta succedendo in questo momento alla squadra?
    "E' facile parlare col senno di poi. Secondo me il Milan ha fatto una buona prima parte di stagione, fino a dicembre, ottenendo anche vittorie importanti come contro il Napoli. In questo mese di gennaio non sta girando per niente bene e mi fa male vedere il mio Milan in queste condizioni. Sono sicuro però che la squadra reagirà e arriveranno i risultati".

    Ti ispiri a qualche attaccante in particolare?
    "No, non mi ispiro a nessuno in particolare. Cerco di prendere spunto da ognuno. Ad esempio mi piacciono molto Zaza e Okaka, per quanto riguarda gli attaccanti italiani".

    Banale a questo punto affermare che fai il tifo per il Milan?
    "Si, io sono un grande tifoso del Milan (ride; ndr)".

    In quale fondamentale ti senti di dover migliorare?
    "Bisogna sempre migliorarsi in tutto e giorno dopo giorno con il lavoro quotidiano sul campo. Ricordo che Seedorf al Milan nonostante il suo curriculum si fermava in più dopo gli allenamenti per continuare ad affinare la tecnica..."

    Chi era il giocatore che ti è stato maggiormente vicino quando vestivi la maglia del Milan?
    "Tutti erano molto bravi ma di sicuro faccio il nome di Zaccardo, esempio di professionalità assoluta. Non gioca da tanto tempo ma è sempre serio e professionale e mi ha dato una grossa mano quando vestivo la maglia rossonera. Non dimentichiamoci che è anche Campione del Mondo".

    Hai avuto come allenatore Inzaghi, ci racconti qualche curiosità sul suo metodo?
    "Inzaghi è uno meticoloso, prepara al massimo le partite. Mi ricordo che al Viareggio, nonostante si trattasse di un Trofeo  presigioso ma del settore giovanile, noi calciatori sapevamo tutto sulla squadra che andavamo ad affrontare. E' un grande professionista".

    Quale dei tuoi ex compagni della Primavera faranno carriera secondo la tua opinione?
    "Sicuramente Cristante, che è anche il mio migliore amico (ride; ndr) e poi dico anche Pinato che è un giocatore molto duttile e utile alla squadra".

    Parliamo della cessione di Cristante, è stato lui a spingere per la cessione in estate?
    "Bryan anche quando eravamo ragazzini e avevamo 13 anni sognava di giocare all'estero. Ora si sta imponendo anche al Benfica e sono felice per lui. Sicuramente era un po' chiuso dalla concorrenza e con la sua famiglia avrà ponderato la scelta di lasciare il Milan".

    Sei stato allenato, sempre al Milan, da Seedorf e Allegri, che ricordo ti hanno lasciato?
    "Allegri fa un grande lavoro con i giovani. Io e Cristante ci allenavamo già a 16 anni con il Milan. Mi ha fatto esordire in Serie A e in Champions League contro lo Zenit, gli devo molto. In allenamento per spronarmi a far meglio, visto che ci allenavamo soprattutto il mattino, mi diceva di correre se no mi avrebbe mandato a scuola (ride; ndr). Anche con Seedorf è andata bene, peccato che dopo che mi aveva fatto giocare due gare di seguito mi sono fatto male e sono stato fuori un mese e mezzo".

    Qual è il tuo sogno nel cassetto?
    "L'obiettivo è ottenere la salvezza con Vicenza e voglio segnare anche qualche gol. Poi chiaro che il mio sogno è quello di tornare un giorno al Milan ma per il momento devo fare bene con la maglia biancorossa e poi si vedrà. Se poi un giorno dovesse arrivare la chiamata del Milan vorrà dire che mi sono comportato bene nelle squadre in cui ho giocato e ne sarà felice".

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