Calciomercato.com

  • Fiorentina, Tata-Neto: uno in porta è di troppo

    Fiorentina, Tata-Neto: uno in porta è di troppo

    • Luca Cellini
    Nella settimana che avvicina al primo ritorno a Firenze di Emiliano Viviano, che sabato prossimo sfiderà la sua squadra del cuore con la maglia della Sampdoria, si riapre in casa Fiorentina il contenzioso su chi debba difendere i pali della porta della rosa viola. Ciprian Tatarusanu, infortunatosi lo scorso 22 febbraio durante la sfida contro il Torino, è finalmente guarito. Cinque gli estremi difensori a disposizione di Vincenzo Montella che si giocano la maglia di numero 1, ma di fatto sono due i giocatori che si contendono il posto da titolare: il classe ’86 di Bucarest e Norberto Murara Neto. Ecco vantaggi e svantaggi dei due estremi difensori.

    Norberto Murara Neto: è il giocatore che ha offerto il rendimento più alto nell’ultimo mese di gare ufficiali della Fiorentina. Sotto l’occhio del ciclone dopo la scelta comunicata al club ad inizio 2015 di non voler rinnovare il proprio contratto in scadenza a giugno prossimo, per la maggioranza dei tifosi non sarebbe dovuto scendere in campo neanche in Europa League, vista la sua volontà di non restare a Firenze anche nei prossimi anni. Invece il portiere brasiliano ha compiuto miracoli su miracoli, aiutando la squadra, che ne ha sempre chiesto la conferma da titolare, a rimanere aggrappata su tre fronti: lotta per il terzo posto, Europa League e Coppa Italia. Il profitto con cui sta giocando non dovrebbe metterlo in discussione, ma ha senso far giocare un elemento senza futuro nel club quando quello che ha ancora quattro anni di contratto ha recuperato dall’infortunio?

    Ciprian Tatarusanu: dalla maglia di titolare conquistata più per scelte altrui, che per meriti propri, quando il rumeno è sceso in campo, la Fiorentina è rimasta imbattuta (eccezion fatta per la trasferta di Parma), con un rendimento sempre sopra la sufficienza e molti interventi prodigiosi. Un infortunio lo ha tenuto fuori dai campi di gioco per oltre un mese, e nel frattempo il suo principale rivale è tornato a fare la differenza. A rigor di logica ora che è tornato a stare bene dovrebbe rioccupare i pali dal 1’, ma sarà davvero così? Lo spogliatoio ha sempre scelto Neto, a cominciare dai senatori che lo hanno detto anche con dichiarazioni pubbliche (uno su tutti Pizarro). In caso di panchina da qui a fine stagione, vedendosi scavalcare nelle gerarchie da un giocatore in scadenza, potrebbe chiedere anche di essere ceduto non sentendo la fiducia del tecnico e del resto della rosa.

    IL COMPROMESSO DI MONTELLA - Ad inizio stagione per non scontentare entrambi i portieri il tecnico gigliato aveva scelto Neto per il campionato e Tatarusanu per l’Europa League. Potrebbe applicare la stessa regola da qui a fine stagione, con la variante Coppa Italia dove la Fiorentina martedì 7 aprile si gioca una semifinale di ritorno che potrebbe schiudere ai gigliati la porta per la seconda finale consecutiva. 

    RICERCA DI UN NUOVO DODICESIMO - Neto ha già comunicato che andrà via a fine stagione, Tatarusanu convince ma lo staff tecnico gigliato ha sempre avuto necessità di almeno un secondo portiere di livello. La scelta di confermare il portiere brasiliano nella lista Europa League e l’impiego del classe ’88 di Araxa in campionato, ha fatto capire che non c’è tutta questa fiducia su Rosati che difficilmente verrà confermato la prossima stagione. Lezzerini andrà in prestito essendo un classe ’95, Lupatelli è più uomo spogliatoio che un’alternativa in porta e così come vice Tatarusanu iniziano a spuntare già alcuni nomi. La pista più calda è quella low cost che porta a Mirante, che può liberarsi dal Parma.

    Altre Notizie