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  • Atalantamania: il ritorno del Tanque. Non c'è due senza tre

    Atalantamania: il ritorno del Tanque. Non c'è due senza tre

    Siamo al capolinea. I titoli di coda son in procinto di scorrere e, i nerazzurri, si stanno preparando all'ultima apparizione casalinga contro i rossoneri di Pippo Inzaghi.

    Si incontrano due squadre soggette a un campionato anomalo, sofferto e ricco di difficoltà, oltre che di guai. Infatti, in merito a quest'ultimi, in casa Atalanta tanto a fatto discutere il caso Tonelli-Denis nel post partita con l'Empoli. All'argentino, in quel frangente, furono inflitte per cinque giornate di fermo, ultimate domenica scorsa col Chievo. Motivo per cui Denis, domani, tornerà in campo, magari da titolare. E chissà che non possa tornare a 'graffiare' per l'ultima volta in questo torneo. D'altronde i fatti dicono che il Milan è per il Tanque una preda ben accetta: negli ultimi due incontri, infatti, Denis ha segnato al Milan, mettendo lo zampino così su entrambe le vittorie. E, come si suole dire, 'non c'è due senza tre...' ma, per scaramanzia, e in attesa di capire se partirà titolare il re delle rovesciate, Pinilla o el Tanque, nulla più diremo, se non palla al centro e buon divertimento (o per lo meno ci si auspica).

    Anche l'anno scorso nelle battute finali del campionato, il Milan fu ospite al Comunale di Bergamo e, in quell'occasione, Brienza, in zona Cesarini fece da castigamatti con un tiro dal limite che consenti di ottenere la vittoria. E fu festa.

    L'Atalanta di oggi, rispetto a quella di un anno fa, di strada ne ha fatta e di ciottoli, macigni ne ha calpestati assai in questi mesi. Sbagli, discontinuità, pochi risultati, pochi gol, hanno caratterizzato il tragitto ed è ancora negli occhi dei tifosi la sconfitta col Genoa di due settimane fa, i giocatori che, dopo aver acquisito la matematica salvezza causa la sconfitta del Cagliari, sgattaiolano in fretta e furia negli spogliatoi per la pessima figura fatta sul campo. Segno di riconoscimento delle proprie mancanze. Segno di rispetto nei confronti dei sostenitori bergamaschi. Ora che la fine finalmente è sopraggiunta, un cenno di saluto, di ringraziamento va fatto. In fondo i bergamaschi ci son sempre stati e, a loro, il più sincero grazie, per aver sorretto ancora la causa neroblu. Sebbene tante volte la loro ipotetica assenza sarebbe stata più che giustificata.

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